12 Settembre 1804 - Ludwig Feuerbach
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12 Settembre 1804 - Ludwig Feuerbach
Ludwig Feuerbach nacque il 28 luglio 1804 a Landshut nella Baviera e morì a Rechenberg il 13 settembre 1872. Scolaro di Hegel a Berlino, libero docente ad Erlangen, si vide troncare la carriera universitaria dall'ostilità incontrata dalle idee sulla religione esposte in uno dei suoi primi scritti, Pensieri sulla morte e l'immortalità (1830). Si ritirò allora nella solitudine e nello studio e visse quasi sempre a Bruckberg. Nell'inverno 1848-1849, per invito di una parte degli studenti di Heidelberg, tenne in quella città le Lezioni sull'essenza della religione. L'invito era stato reso possibile dagli avvenimenti del'48 e fu soltanto una parentesi nella vita di Feuerbach, che passò i suoi ultimi anni in miseria, a Rechenberg. Dapprima hegeliano fervente, Feuerbach si staccò in seguito dall'hegelismo e il distacco è segnato dallo scritto Critica della filosofia hegeliana (1839), al quale seguirono nello stesso senso le Tesi provvisorie per la riforma della filosofia (1843) e Princìpi della filosofia dell'avvenire (1844). Ma intanto aveva pubblicato, nel 1841, la sua opera fondamentale, L'essenza del cristianesimo; alla quale seguì nel 1845 l'altra altrettanto importante L'essenza della religione. Le opere successive non fanno che riprendere e riesporre le tesi contenute in queste due opere: Lezioni sull'essenza della religione (tenute come si è detto nel 1848-1849, ma pubblicate nel 1851); Teogonia secondo le fonti dell'antichità classica ebraico-cristiana (1857); Divinità, libertà e immortalità dal punto di vista dell'antropologia (1866); Spiritualismo e materialismo (1866); L'eudemonismo (postumo).
Fonte.
54. […] Dio presuppone dunque uomini che lo onorino e lo preghino; Dio è un ente il cui concetto o rappresentazione non dipende dalla natura, ma dall'uomo, e dall'uomo religioso; [...] Credere significa immaginarsi che esista ciò che non è, significa, per es., immaginarsi che questa immagine sia un ente vivente, che questo pane sia carne e questo vino sangue, cioè che sia ciò che non è. 55. "Il tuo Dio è tale qual è il tuo cuore". Quali i desideri degli uomini tali sono i loro dèi. I greci avevano dèi limitati il che vuoi dire che avevano desideri limitati. E anche quando, mediante la filosofia, essi raffinarono e spiritualizzarono i loro dèi, i loro desideri rimasero sempre sul terreno della realtà, sul terreno della natura umana. […] I cristiani vogliono essere infinitamente di più, vogliono essere infinitamente più felici degli dèi dell'Olimpo;[...] beatitudine e divinità sono la stessa cosa. [...]Chi non ha più desideri soprannaturali, non avrà più nemmeno essenze soprannaturali.
(Ludwig Feuerbach, L’essenza della religione, in L. Casini (a cura di), La filosofia dell’avvenire e la critica della religione, Le Monnier, Firenze, 1982, pp. 166 – 170).
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