Coffee break per i detenuti nella pausa del processo
Pagina 1 di 1
Coffee break per i detenuti nella pausa del processo
Un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l'umanità.
Un giudice ha deciso di fare avanzare la dignità dei detenuti e con questo gesto ha segnato un progresso per i diritti dei di ogni essere umano, dell'umanità intera.
E' il credo di Luigi Manconi, presidente dell'associazione a Buon diritto che si batte con pubblicazioni note al grande pubblico per denunciare le "dimenticanze" nel rispetto della dignità umana nelle nostre carceri, quasi nuovi lager (Quando hanno aperto la cella, Luigi Manconi, Calderone Valentina, Il Saggiatore, Libro).
Al tempo in cui il termine lager non era esagerazione non c'era orrore, soprattutto a causa dell'ignoranza dei più, oggi non ci possiamo permettere questo lusso: non abbiamo di queste giustificazioni al tempo del web. Abbiamo il dovere di indignarci e orripilare di fronte alle condizioni in cui versano le persone seppure macchiate di crimini più o meno gravi. Il punto è che non ci deve essere "seppure" perché l'uomo è uomo, essere o creatura a secondo delle proprie credenze, il più alto, nel senso di eccellenza nel senso più largo del termine (e non nel quasi unico modo oggi: rispetto al business). La scintilla di buono (non bontà) che ogni uomo ha, perché è uomo, non può essere alienata da Dio stesso (che per chi crede neanche lo vorrebbe, anzi), figuriamoci dalla decisione di un altro uomo.
Un giudice ha deciso di fare avanzare la dignità dei detenuti e con questo gesto ha segnato un progresso per i diritti dei di ogni essere umano, dell'umanità intera.
E' il credo di Luigi Manconi, presidente dell'associazione a Buon diritto che si batte con pubblicazioni note al grande pubblico per denunciare le "dimenticanze" nel rispetto della dignità umana nelle nostre carceri, quasi nuovi lager (Quando hanno aperto la cella, Luigi Manconi, Calderone Valentina, Il Saggiatore, Libro).
Al tempo in cui il termine lager non era esagerazione non c'era orrore, soprattutto a causa dell'ignoranza dei più, oggi non ci possiamo permettere questo lusso: non abbiamo di queste giustificazioni al tempo del web. Abbiamo il dovere di indignarci e orripilare di fronte alle condizioni in cui versano le persone seppure macchiate di crimini più o meno gravi. Il punto è che non ci deve essere "seppure" perché l'uomo è uomo, essere o creatura a secondo delle proprie credenze, il più alto, nel senso di eccellenza nel senso più largo del termine (e non nel quasi unico modo oggi: rispetto al business). La scintilla di buono (non bontà) che ogni uomo ha, perché è uomo, non può essere alienata da Dio stesso (che per chi crede neanche lo vorrebbe, anzi), figuriamoci dalla decisione di un altro uomo.
Allora che buon pro vi faccia, il vostro caffè, persone in detenzione.
Mentre per quello filosofico? E' un "caffè" che nessuno può negare o concedere a nessuno. Solo noi stessi abbiamo questo potere.
Per la notizia completa.
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.