In 15 mila a lezione di filosofia
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In 15 mila a lezione di filosofia
Succede ad Harvard.
In 15 mila seguono le lezioni di Michael J. Sandel, professore di filosofia politica all’università di Harvard.
Fonte.
Quando la filosofia diventa coinvolgente, specie all'università (il suo simulacro ma anche sacrario), diventa una notizia di eco mondiale. Purtroppo avviene che la disciplina che comprende maggiormente l'uomo, gli rimanga sostanzialmente distante. L'unica materia in cui ciascuno può dire almeno una parola in quanto uomo, pur non avendone studiato; l'unica che consente di imparare da ogni uomo e da ogni cosa, esperibile o meno, diventa essa stessa lontana all'atto della comprensione dei più. Che una lezione possa riunire molti studenti e suscitare molta eco suscita notizia indipendentemente dalla materia oggetto di tanto interesse. Eppure oggi sappiamo tutto sulle curve di interesse, gli stili di comprensione, Pnl e scienze e parascienze affini riguardo all'oratoria, al discorso in pubblico e altro.
In tv molti personaggi anche discutibili raccolgono molti accoliti. Eppure che un grande personaggio tenga una lezione emozionante e piena di seguito, fa notizia da Jobs in poi.
E' necessario interrogarsi sull'efficacia comunicativa nelle lezioni?
Tornando alla filosofia, è davvero difficile credere che una lezione di filosofia, soprattutto di uno studioso eminente, non possa suscitare interesse e che ciò, dunque, costituisca notizia di rilievo.
Difficile quando si pensa, appunto, alla filosofia come a disciplina legata a filo doppio a ognuno. In caso contrario, quando diventa vuoto sofismo o sterile esercizio dialettico o di civettuola saccenza, diventa, non solo assurdamente lontana da ogni uomo, ma anche da ogni logica, perfettamente inutile. Se fosse solo una persona a pensarla così, sarebbe già troppo, purtroppo sono molte di più. Almeno per il momento. Meno sicuramente i 15mila.
In 15 mila seguono le lezioni di Michael J. Sandel, professore di filosofia politica all’università di Harvard.
Fonte.
Quando la filosofia diventa coinvolgente, specie all'università (il suo simulacro ma anche sacrario), diventa una notizia di eco mondiale. Purtroppo avviene che la disciplina che comprende maggiormente l'uomo, gli rimanga sostanzialmente distante. L'unica materia in cui ciascuno può dire almeno una parola in quanto uomo, pur non avendone studiato; l'unica che consente di imparare da ogni uomo e da ogni cosa, esperibile o meno, diventa essa stessa lontana all'atto della comprensione dei più. Che una lezione possa riunire molti studenti e suscitare molta eco suscita notizia indipendentemente dalla materia oggetto di tanto interesse. Eppure oggi sappiamo tutto sulle curve di interesse, gli stili di comprensione, Pnl e scienze e parascienze affini riguardo all'oratoria, al discorso in pubblico e altro.
In tv molti personaggi anche discutibili raccolgono molti accoliti. Eppure che un grande personaggio tenga una lezione emozionante e piena di seguito, fa notizia da Jobs in poi.
E' necessario interrogarsi sull'efficacia comunicativa nelle lezioni?
Tornando alla filosofia, è davvero difficile credere che una lezione di filosofia, soprattutto di uno studioso eminente, non possa suscitare interesse e che ciò, dunque, costituisca notizia di rilievo.
Difficile quando si pensa, appunto, alla filosofia come a disciplina legata a filo doppio a ognuno. In caso contrario, quando diventa vuoto sofismo o sterile esercizio dialettico o di civettuola saccenza, diventa, non solo assurdamente lontana da ogni uomo, ma anche da ogni logica, perfettamente inutile. Se fosse solo una persona a pensarla così, sarebbe già troppo, purtroppo sono molte di più. Almeno per il momento. Meno sicuramente i 15mila.
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