GENOVA. Café Philo, la filosofia va al bar

Genova come la Parigi degli anni '20, si discute filosofeggiando al caffè. Si comincia giovedì 28, all'Oltreconfine. Tema? L'amore
 
GENOVA, 23 FEBBRAIO 2008

L’idea è nata tempo fa in occasione della presentazione della Consulenza filosofica a cura della Associazione Italiana Psicofilosofi, che ha sede a Genova. Parlando delle opere che trattano di questo argomento, ricordai il libro di Marc Sautet, Socrate al caffé, dove veniva raccontato come a Parigi, nel 1992, al Café des Phares, quasi per scherzo si trovarono nel giro di poco tempo a parlare di filosofia oltre 250 persone. Un successo. Allora, perché non provare a fare un Café Philo anche qui a Genova?

In quel locale, in Place de la Bastille a Parigi, lo scrittore e filosofo Marc Sautet - morto nel 1998 - animava un dibattito a cui poteva partecipare chiunque. Si trattava di un momento speciale in cui la filosofia ritrovava la sua dimensione più antica, per rispondere ai problemi dell'uomo con un linguaggio accessibile a tutti. È così che da qualche anno, nella capitale francese, l'antica pratica del filosofare tornava ad essere lo strumento per affrontare il quotidiano, per riflettere sullo Stato, sulla giustizia, sulla violenza, sulla condizione umana.
L’idea in verità non è nuova, nel frattempo molti Cafè Philo sono stati fatti in tutto il mondo… e qui a Genova? In un periodo di vacue chiacchiere e stanchi del cicaleccio televisivo, penso che si potrà, recandosi al Café Philo, soddisfare la necessità di capire meglio alcuni aspetti della realtà e non far arrugginire il proprio cervello.

Ricordiamo poi che il filosofo non è colui che dispone di una risposta a tutte le domande; è piuttosto colui che aiuta a formulare delle domande e s’incuriosisce delle risposte già date. Ora tramite l’Associazione degli Psicofilosofi ed i suoi operatori abbiamo la possibilità di avere dei ‘facilitatori’- ossia chi aiuta a condurre la discussione filosofica con le conoscenze adeguate - quindi la cosa sembra fattibile.
Una valida collaborazione l’ho trovata subito in Giusy Randazzo, esperta nella conduzione di caffè filosofici, tant’è che ultimamente è stata chiamata anche in Svizzera per moderare un incontro sul tema ‘Il piacere’.
Giusy ha accettato di condurre anche per noi una serata. Questa volta il dialogo verterà sull’amore, e immagino che gli interventi saranno numerosissimi…

E’ possibile definire l’amore? Quali volti differenti assume in relazione a ciò che rappresenta: un’amicizia, una relazione, un affetto? Ma che significati porta con sé e come si rapporta con la passione, il desiderio, il piacere, il possesso e persino con il suo contrario: l’odio? Ma, poi, è davvero il suo contrario? Scrive la Szymborska nella poesia “Ringraziamento”: Devo molto a coloro che non amo / Il sollievo con cui accetto / che siano più vicini a un altro. / [… ] / Mi sento in pace con loro / e in libertà con loro, / e questo l'amore non può darlo, / né riesce a toglierlo.

Trovato chi ci guida, e io penso anche chi piacerebbe intervenire, ci sarebbe da trovare un locale? Trovato anche quello: è Oltreconfine cafè in Piazza San Lorenzo 10 R; ampi spazi e grande disponibilità dei gestori. Trovata la data per un primo incontro: 28 febbraio 2008, ore 19, non resta che vederci.

Un appuntamento che spero si ripeterà, con diversi temi ogni mese.

Fonte: http://www.mentelocale.it/contenuti/index_html/id_contenuti_varint_20071.