RIMINI. Che riflessioni attorno ad una tazza di caffè
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RIMINI. Che riflessioni attorno ad una tazza di caffè
Se è vero che non c’è sapere senza sapore, una buona tazza di caffè può rappresentare il viatico ideale per giungere ad una più elevata consapevolezza critica. Tale è infatti l’obiettivo del caffè filosofico, “(di) cosa sa il caffè?”, promosso dalla biblioteca comunale di Misano Adriatico, che si terrà all’interno del foyer del cinema Astra in aprile, con inizio alle 21.
Serate coordinate da Loris Falconi, si parte venerdì 4 aprile, con Laura Piccioni, docente di Filosofia all’Università di Urbino, che introdurrà il tema dal titolo “Consumatori e Consumati. A chi giova tutto ciò?”.
Venerdì 11 aprile sarà la volta di Alberto Peretti, docente di Filosofia del Lavoro e consulente filosofo, con “Felicità e Lavoro. Connubio possibile?”.
Paolo Vachino, poeta locale, animerà la serata del 18 aprile con “Tempo libero. Da cosa e per cosa?”.
Chiude il ciclo, giovedì 24 aprile, il filosofo e psicologo Fabrizio Biasin con un provocatorio “Ha ancora senso lavorare?”.
La novità assoluta di questi incontri è data dal fatto che saranno proprio i presenti a “costruire dal basso” l’esito della serata, suggerendo liberamente varie e ipotetiche soluzioni alle questioni proposte. Tale esempio di vera e propria cittadinanza attiva tenterà di superare vecchi e vuoti stilemi per ridare forza ad una parola che non sia soltanto vana chiacchiera.
Fonte: http://www.lapiazza.rn.it/piazza/modules/news/article.php?storyid=4949.
Serate coordinate da Loris Falconi, si parte venerdì 4 aprile, con Laura Piccioni, docente di Filosofia all’Università di Urbino, che introdurrà il tema dal titolo “Consumatori e Consumati. A chi giova tutto ciò?”.
Venerdì 11 aprile sarà la volta di Alberto Peretti, docente di Filosofia del Lavoro e consulente filosofo, con “Felicità e Lavoro. Connubio possibile?”.
Paolo Vachino, poeta locale, animerà la serata del 18 aprile con “Tempo libero. Da cosa e per cosa?”.
Chiude il ciclo, giovedì 24 aprile, il filosofo e psicologo Fabrizio Biasin con un provocatorio “Ha ancora senso lavorare?”.
La novità assoluta di questi incontri è data dal fatto che saranno proprio i presenti a “costruire dal basso” l’esito della serata, suggerendo liberamente varie e ipotetiche soluzioni alle questioni proposte. Tale esempio di vera e propria cittadinanza attiva tenterà di superare vecchi e vuoti stilemi per ridare forza ad una parola che non sia soltanto vana chiacchiera.
Fonte: http://www.lapiazza.rn.it/piazza/modules/news/article.php?storyid=4949.
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